La batteria è monouso e, quindi, una volta scaricata, non è più utilizzabile.
L’accumulatore si ricarica tra i 500 e i 1000 cicli secondo la tecnologia e l’applicazione. È quindi più caro al momento dell’acquisto ma molto più economico ed ecologico rispetto alla batteria.
Saline : 1.5V. Sono delle batterie poco potenti, adatte a usi intermittenti, che non necessitano di una corrente di scarica importante.
Alcaline : 1.5V. Le batterie alcaline hanno una densità di energia maggiore e una durata di vita maggiore delle saline.
Litio : 1.5V – 3V – 3.6V. Le batterie al litio hanno una durata di vita molto più significativa delle batterie tradizionali. Sono consigliate per le applicazioni a forte consumo come i flash, le macchine fotografiche digitali.
La coppia più utilizzata al momento è la coppia litio-manganese (Li-MnO2). Le si ritrova nelle applicazioni di ampio consumo (batterie a bottone, batterie foto…). Essendo la coppia litio-cloruro di tionile (Li-SOCl2), 3.6V, riservata a usi professionali.
Piombo : 2V – 4V – 6V – 12V – 24V. L’accumulattore al piombo acido è la più antica delle tecnologie attuali. Il riciclaggio delle batterie al piombo è ben controllato.
Esistono 2 tipi di batterie al piombo:
Bisogna sempre ricordare che i due motivi principali che causano la morte di un accumulatore al piombo, qualunque sia il tipo, sono la scarica profonda e il sovraccarico.
Non si deve quindi scaricare un accumulatore al piombo sotto i 1.65V per elemento (o 10V per una batteria 12V). A un valore inferiore, è certa la distruzione dell’accumulatore.
Non si deve sovraccaricare una batteria lasciandola a 2.35V (14V per una batteria 12V) più di 20h (essendo scarica la batteria al momento in cui la carica è avviata)
La carica di una batteria al piombo si effettua a tensione costante (2.27V/elt)
NiCd : 1.2V. Questi accumulatori, qualche anno fa, erano i più diffusi sui dispositivi portatili che andavano dal GSM all’APN passando per il trapano senza fili e la videocamera. Oggi il NiCd si trova soprattutto nelle’applicazioni industriali. Sul mercato è presente un’ampia gamma (formato e capacità) di celle per la produzione di batterie che vanno da 2.4V a più di 48V.
La carica del NiCd si effettua a corrente costante.
NiMh: (Nickel Metallo-Idruro)
1.2V. Questa tecnologia è presente su un’ampia gamma di prodotti domestici e industriali.
Il vantaggio in materia ambientale delle batterie al NiMh è l’assenza di cadmio e di piombo, due materiali altamente inquinanti.
Inoltre, possiedono delle prestazioni migliori e non hanno effetto memoria.
Li-Ion (Ioni di Litio)
3.6V – 3.7V. Le batterie agli ioni di litio stanno sostituendo progressivamente tutte le altre tecnologie. Hanno una potente capacità energetica (2 volte maggiore rispetto alle batterie NiMh) e accettano delle ricariche molto rapide. Questa tecnologia ha sostituito il NiMh in tutte le applicazioni di uso comune (telefonia, computer…)
Per evitare il problema dell’auto-combustione, questa tecnologia ha bisogno di un dispositivo elettronico di sorveglianza, una specie di fusibile, che limita le tensioni di carico e di scarico